“La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me”.
(Galati 2:20)
La fede va perfettamente d’accordo con la grazia futura di Dio. Essa corrisponde alla libertà e alla totale sufficienza della grazia; richiama l’attenzione sulla gloriosa fedeltà di Dio.
Una delle più importanti implicazioni di questa conclusione è che la fede che giustifica e la fede che santifica non sono due diversi tipi di fede. “Santificare” significa semplicemente rendere santo o trasformare secondo Cristo. E tutto questo avviene per grazia.
Perciò, deve per forza accadere attraverso la fede. Perché la fede è quell’atto dell’anima che si connette alla grazia, che la riceve e la incanala come potere dell’ubbidienza, che la protegge dal venire annullata dal vanto umano.
In Galati 2:20 Paolo rende esplicita questa connessione tra fede e santificazione (“vivo nella fede”). La santificazione avviene grazie allo Spirito e alla fede. Che è un altro modo di dire che avviene tramite la grazia e la fede. Lo Spirito è “lo Spirito della grazia” (Eb. 10:29). Dio ci rende santi attraverso l’opera del suo Spirito; ma lo Spirito opera attraverso la fede nel Vangelo.
La semplice ragione per cui la fede che giustifica è la stessa fede che santifica è che sia la giustificazione e sia la santificazione sono entrambe opera della stessa grazia sovrana. Santificazione e giustificazione sono “grazia su grazia” (Giov. 1:16).
La conseguenza logica della grazia gratuita è la fede. Se sia la giustificazione che la santificazione sono opere della grazia, è naturale che entrambe siano per fede.